Cosa posso fare per te
È piuttosto comune sentirsi in difficoltà, ma risulta difficile chiedere un aiuto psicologico e spesso lo si fa un po’ a malincuore, magari su insistenza di un amico o di un familiare.
Si ha timore di essere giudicati, di sentire vergogna a raccontare di sè ad un estraneo; si crede di stare poi peggio perché si possono smuovere sentimenti ed emozioni sopiti; si pensa ad una dipendenza dal terapeuta o ad un lavoro molto lungo o impegnativo, rimanendo così intrappolati dalla paura di cambiare.
È consigliabile allora limitarsi a chiedere una consulenza, un parere per una situazione personale che non si riesce a risolvere, magari sottovalutata da tempo.
A volte bastano pochi incontri per chiarire o mettere in ordine una condizione che preoccupa, in altri casi si può concordare insieme un percorso più lungo, di psicoterapia vera e propria.
Ho proposto, per esempio a genitori, un percorso breve e mirato per gestire meglio un momento critico con i figli, oppure a un ragazzo adolescente un sostegno in un periodo in cui si sente perso e confuso.
Per coppie in crisi si può proporre un cammino psicologico per trovare insieme un nuovo equilibrio, magari dopo la nascita di un figlio oppure per essere aiutati a non farsi più del male a vicenda.
Nel mio studio ho conosciuto persone che si sono presentate per i più svariati motivi: ansia, crisi di panico, aspetti depressivi, fallimenti scolastici, problematiche costanti con l’altro sesso, problemi di identità sessuale e altro ancora.
Alcuni di loro, raccontando di sé e della loro infanzia, hanno riesumato ricordi quasi dimenticati, banalizzati o minimizzati, relegati in un passato lontano considerato ormai innocuo. In realtà, occupandomi di situazioni traumatiche, nel trattamento sia di vittime che di autori di violenza, ho potuto verificare nella mia pratica clinica come esperienze traumatiche non trattate continuino ad interferire nella vita da adulti.
Rivolgersi ad un professionista è già di per sé positivo perché significa riconoscere la propria o l’altrui sofferenza e scegliere di affrontarla a fianco di una persona preparata ad accoglierla, intraprendendo insieme un viaggio.
